INPS E ATECO 2025: NUOVE REGOLE PER L'INQUADRAMENTO AZIENDALE
- LaborTre

- 4 nov
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A cura di Francesca Baciliero
Il mondo dei codici ATECO è cambiato: con la circolare INPS n. 71 del 31 marzo 2025, l’Istituto ha ufficialmente adottato la nuova classificazione ATECO 2025 elaborata dall’ISTAT.
Un aggiornamento che va oltre la semplice nomenclatura: è una vera e propria ricodifica del sistema di inquadramento delle imprese ai fini previdenziali.
L’obiettivo? Allineare il sistema italiano agli standard europei (NACE Rev. 2.1) e rendere più coerente la classificazione delle attività economiche.
Dal 1° aprile 2025, i nuovi datori di lavoro devono già utilizzare i codici ATECO 2025; per le aziende già iscritte, l’INPS sta progressivamente aggiornando le posizioni, inviando agli intermediari l’elenco delle aziende e delle relative matricole in delega per le quali è stato automaticamente aggiornato il codice attività, con il corrispondente codice statistico contributivo. Eventuali richieste di modifica dell’attività economica, rispetto a quella registrata negli archivi dell’istituto, potranno essere presentate dal professionista o direttamente dal datore di lavoro, fornendo le informazioni e i documenti a supporto attraverso il cassetto bidirezionale.
Il nuovo messaggio INPS
Con il Messaggio del 27 ottobre 2025, n. 3206, l’INPS ha annunciato due importanti novità operative:
1. il rilascio del nuovo manuale di classificazione previdenziale, aggiornato all’ATECO 2025.
2. la messa online della nuova funzionalità “Compatibilità ATECO-CSC-CA”, che consente di verificare in tempo reale le corrispondenze tra codice ATECO, Codice Statistico Contributivo (CSC) e Codice di Autorizzazione (CA).
Il servizio è accessibile dal portale INPS (con SPID, CIE o CNS) e permette anche di scaricare i dati in Excel: uno strumento pratico e veloce che permette di verificare e correggere tempestivamente eventuali incongruenze.
Potrebbe sembrare un semplice aggiornamento tecnico, ma in realtà l’introduzione del nuovo sistema e i relativi strumenti INPS offrono la possibilità di fare chiarezza e di prevenire eventuali errori a monte, in un’ottica di vera compliance aziendale.
Ricordiamo che un codice ATECO non coerente con l’attività effettiva può comportare errori di inquadramento previdenziale, con conseguenti differenze contributive o problemi nei rapporti con fondi e casse.





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